Anche quest’anno è arrivato il momento della tanto attesa Lettera di Natale della IEXS, scritta dalla Lucy.
Tantissime persone e genitori attendono questo momento per condividerlo anche con gli altri e quindi lasciamo spazio alle parole della Lucy.
Prima e dopo la lettura, compi un gesto d’amore .
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“Caro Babbo Natale..
Ah…Ho così tanto da dirti che non so da dove cominciare.
Vedo i miei bambini, i miei adolescenti diventare ragazzi ormai.
Li vedo e li sento tutti dal più piccolo al più grande.
Sono tutti emotivamente pronti per iniziare a porsi le domande giuste, le domande che contano davvero.
Non so come sarà il mondo quando glielo lasceremo.
Se saranno qui su questo pianeta o su un altro o se avranno trovato il modo per vivere su Marte.
Se saranno seduti in una stanza dietro uno schermo, a guardare il loro avatar che visita un museo da qualche parte nel meta verso.
O forse sarà il vento ad accarezzargli il viso su una barca a vela, da qualche parte del mondo, alla conquista di nuove terre sconosciute.
Non importa cosa staranno facendo o dove si troveranno, me li immagino forti, onesti, liberi, avventurosi, audaci, schietti, pazzerelli, un po’ insolenti, sicuramente un po’ artisti.
So che conesceranno cosa sono le emozioni.
E allora penso ancora di più a loro.
Non abbiate mai paura delle vostre emozioni, amore miei.
Fatene tesoro, sono loro a darvi la forza per cambiare il mondo.
E me li immagino.
Mentre scrivo queste parole, correre per casa, scalzi, con nient’altro che le mutandine addosso, cantando e ballando ad alta voce come se nessuno li stesse guardando!
Sì… come se nessuno stesse guardando… o giudicando.
Spero che ormai voi viviate in un mondo in cui la cancel culture e il politically correct non esistano più, in un mondo dove non vi sentiate paralizzati dal giudizio altrui.
Sfidate le convenzioni! Non lasciate che quel dito puntato su di voi vi spezzi le ali.
La vita potrebbe non risparmiarvi molte ingiustizie e dolori.
Ma voi tenete a mente che ci sarà giustizia solo quando coloro che non subiscono alcuna violenza saranno infuriati quanto le vittime.
(A proposito, Babbo Natale, non l’ho detto io, ma Benjamin Franklin).
Quindi siate infuriati, amore miei, ma trasformate la vostra rabbia in una spinta per agire. In un amore grande e smisurato che vi da tutti i giorni la voglia di fare.
Trovate la vostra missione, la vostra vera vocazione, combattete per ciò che è giusto.
Onorate ciò che siete venuti a fare in questo mondo.
Cosa rappresentate, da dove venite, la vostra storia, le vostre radici, la vostra famiglia di origine e quella che vi sceglierete.
Non importa quali siano le circostanze in cui vi trovate, siate potenti, ogni singola cellula del vostro corpo lo è; onorate il vostro potere, onorate il vostro potenziale, il talento, l’intuizione.
Abbiate sempre paura, sarà quella che vi permetterà di dimostrare che siete coraggiosi.
Ricordate gli uomini sono i vostri alleati, non concorrenza.
Siate orgogliosi di voi.
E poi un’ultima cosa: oltre a lavarvi i denti, ci sono tre cose che dovete assolutamente fare appena svegli al mattino:
Rifate il letto prendetevi un impegno, partite da lì.
Annotate il sogno che avete appena fatto.
E soprattutto chiedetevi se siete felici.
Perché qui, caro Babbo Natale, c’è una preside un po’ matta che li ama, e li aspetta, con un ballo improvvisato e una canzone estiva urlata a squarciagola e un cerchietto da elfo sulla testa.
E poi caro babbo Natale si grato e riconoscente alla mia schiera di alleati pronti a tendermi la mano per far si che tutto questo sia la realtà di ogni giorno.
Grazie
Tua piccola Lucy”Per natale, sotto l’albero, appoggia un dono fatto con il cuore.
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